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Pachino immigrato clandestino

Ho letto di recente un articolo che mi portato a riflettere.

L’articolo, pubblicato su una nota testata giornalistica, evidenzia come il pomodoro di Pachino, tanto blasonato fino a qualche mese fa, stia perdendo d’interesse nei confronti dei produttori agricoli, poiché schiacciato dai trattati dell’unione europea.

Mi spiego meglio:

Pare che il cosiddetto “oro rosso” così come chiamano il pomodoro di Pachino, un tesoro conosciuto e apprezzato in tutto il mondo per la sua bontà, valga ultimamente assai meno dell’oro.

Così nel suo comune di origine, all’estremo del sud della Sicilia, tale pomodoro non viene più raccolto e resta nelle serre, andando letteralmente al macero.

Come mai?

Pare che il prezzo di mercato sia sceso vertiginosamente a causa delle massicce importazioni di prodotto estero. A Pachino, pertanto, gli agricoltori si rifiutano di raccoglierlo per via dei prezzi troppo bassi: non conviene più!

Dal Camerun, ad esempio, arriva il pomodoro “datterino” che al supermercato, e quindi al cliente finale, costa poco meno di 1 euro e 40 centesimi! Un’inezia.

Questo quando a uno qualsiasi degli agricoltori che producono il pomodoro di Pachino produrre un kg di prodotto costa minimo 1 euro tra il costo della pianta e quello della plastica per poi venderlo al commerciante di turno a solo 50-60 centesimi!

Ci sono realtà in Italia che creando un brand e fortificandolo oggi riescono a collocare alcuni prodotti agricoli, tra cui anche un pomodorino tipo pachino a prezzi più che remunerativi.

Il cliente ne riconosce il valore e il contenuto del prodotto e lo compera al giusto prezzo.

Ora mi domando e dico:

Se lo stesso agricoltore ics avesse posizionato il suo brand all’interno di un mercato, inflazionato sì siamo d’accordo, ma sempre aperto alle novità e alla validità dei prodotti, avrebbe avuto così tanti problemi?

Personalmente da quando il mio brand Piramide Perfetta® è entrato nelle menti delle persone non devo più preoccuparmi dei concorrenti che agiscono in maniera sleale, abbassando i prezzi e, indovinate un po’ come lo fanno?

…usando materie prime di bassa qualità o non adatte a ottenere risultati di eccellenza sulla perfezione delle piante piramidali.

…utilizzando imballi poco adeguati al trasporto, conservazione e stoccaggio del prodotto.

In altre parole badano ad abbassare il prezzo senza avere alcuna attenzione al risultato che il cliente chiede.

Piramide Perfetta® oggi viaggia a 100 km orari perché riconosciuta per la sua efficienza garantita al 100%!

Ma non pensare che posizionarlo sia stato facile!

C’è voluto tanto tempo e continui studi e ricerche e investimenti per farlo conoscere e apprezzare.

Sono convinto che la formazione, lo studio, l’investimento nel marketing alla lunga porti al posizionamento di un nuovo brand e al successo dello stesso.

Bisogna crederci e non tirarsi indietro alle prime difficoltà.

E’ necessario continuare sulla propria strada anche a costo di sgomitare a destra e a sinistra.

Credimi di sacrifici ne sono stati fatti e tanti ma oggi sono fiero di affermare che la qualità e la costanza pagano!

Piramide Perfetta® ti augura una felice stagione di produzione.

Buona qualità.

 

By | 2018-03-05T10:25:25+00:00 marzo 5th, 2018|Uncategorized|0 Comments

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